Una notte insonne mi ha insegnato una cosa: non puoi dormire dopo aver riflettuto sul senso della tua vita. Non puoi arrenderti al fatto che niente/nessuno attribuirà alla tua esistenza il significato che vorresti avesse. Pensa in piccolo, vivi al meglio che puoi. Credo funzioni così. Eppure, per me, è difficile accettare che sia tutto qui. Arrendermi al fatto che la mia vita non sarà altro che l'ennesima vita vissuta. Così, mi ritrovo a fissare il soffitto senza sonno. Penso: bel film "L'uomo senza sonno". Mi piacerebbe essere Trevor Reznik. Dovrei scegliere la divinità di turno e pregarla perchè mi dia una prostituta-confidente. Dovrei prendere dei pennarelli colorati e disegnarmi sulla faccia un'espressione da tossico navigato. In questo modo, a Trevor ci somiglierei. Mancarebbero ancora le allucinazioni, però. Le voglio. Forse, una volta alterata la realtà, riuscirò a prendere sonno.
Nelle mie insonnie passate, mi vestivo del cinismo di Fassbinder in una stanza nera con poltrone rosse a guardare cortometraggi, con la schiena appoggiata su un qualcosa d'imbottito, con un qualcosa che scricchiola. E quasi stavo bene.
RispondiEliminaEh lo so, a volte capita anche a me di ritrovarmi nella stessa situazione.
RispondiEliminaÈ dura in questi casi riprendere la calma, anche perché, non so te, in queste occasioni mi viene un vero e proprio magone.
Chissà, magari con il futuro sempre più prossimo riusciremo a dormire meglio :)
E.
E se fossi la vita vissuta di qualcunaltro?
RispondiEliminaSono la ricrescita nera della Sig.ra Regnis, pensa al contrario.
Un giorno al liceo ho detto al mio fidanzatino: -Io voglio essere ricordata per qualcosa dopo la mia morte. E lui mi fa - Io voglio morire dimenticato da tutti. Lo adoravo!
RispondiEliminaPer riallacciarmi a Josy: io quando morirò credo che me ne sbatterà il cazzo di chi si ricorderà di me. Scordatemi, ricordatemi, costruitemi un tempio di letame o un'ara marmorea. Fate come vi pare insomma. Di lasciare un segno me ne frega poco, visto che il mondo è una merda e la storia non la fanno le idee ma i vincitori (e c'è una bella differenza). Siccome di vincere non me ne frega nulla (dio che poser sfegatato del nichilismo che sono) preferisco cercare di essere sincero con me stesso e, se ci riesco, anche con gli altri. Ma già esserlo con se stessi non è poi così facile. E poi penso tanto di giorni, così la notte non ho da ragionare sui massimi sistemi. Per esempio oggi ho pensato tanto, ho lavorato, ho ascoltato tanta musica e ho scritto un editoriale e due recensioni. Pensare ancora? No basta, vi prego!
RispondiElimina@ Emma: Il tuo modo di trascorrere 1 notte insonne è il migliore che mi abbiano mai raccontato, sai?
RispondiEliminaSi, prima o poi, riusciremo a dormire. La "lotta" contro ciò che, nella nostra vita, non va non dura in eterno. Ad un certo punto, ci si arrende...e si dorme! :)
RispondiEliminaIo penso sempre al contrario.
RispondiEliminaInfatti, in realtà, ho una vita fantastica e, a questo mondo, farò la differenza.
Ma è bello essere la ricrescita nera della Sig.ra Regnis?
Ahahah...bella filosofia quella del tuo ragazzo! Però io la penso come te...voglio essere ricordata per qualcosa dopo la mia morte!
RispondiEliminaBah, il fatto che il mondo sia una merda non è un buon motivo per non voler lasciare il proprio segno. Se metto la mia impronta sulla merda, non vuol dire che la merda mi piaccia...significa semplicemente che non son rimasta a guardarla e basta.
RispondiEliminaE si è vero, la storia non la fanno le idee, ma i vincitori. Questa è una sorta di legge universale...ma, in passato, un tentativo lo si è comunque fatto. Sarà anacronistico pensare di poter cambiare il mondo, ma è sciocco credere di non poterlo neppure migliorare.
P.S. Accidenti, giornata impegnativa! 1 editoriale e 2 recensioni? Su cosa di bello?
L'editoriale parla del 2011 anno rosa (in quanto a musica). E ho recensito due dischi, uno sufficiente delle Dum Dum Girls ed uno come al solito fichissimo dei MoRkObOt. E la merda se la vedo non mi viene per nulla di acciaccarla. Immagine più sbagliata non la potevi utilizzare. E, ripeto, cosa provi a cambiare il mondo (anche nel tuo piccolo) quando a mala pena sai gestire te stesso? La filantropia fine a se stessa è sinonimo di stupidità, l'egocentrismo fine a se stesso è sinonimo di intelligenza. Visto che parte tutto da noi...
RispondiEliminaNon mi sono spiegato bene ma sto bevendo una spremuta di mapo che NON SA DI NULLA.
Estate mi manchi http://www.youtube.com/watch?v=wJN7QQ1E2AQ
perche' simulare e scimmiottare quando si puo' prendere una bella tossicodipendenza? :)
RispondiEliminaL'editoriale sembra piuttosto interessante. I MoRkObOt non li avevo mai sentiti. Ho fatto un ascolto veloce su youtube e sembrano bravi, poi approfondisco.
RispondiEliminaAhahahah..."la merda se la vedo non mi viene per nulla di acciaccarla". Ah, no? Vabbè, ho usato un'immagine 1 tantino sbagliata. Ma stavo bevendo anch'io una spremuta di mapo e quella confonde le idee.
Comunque, i salvatori del mondo sono, spesso e volentieri, egocentrici che hanno fatto le cose in grande. Voler lasciare 1 segno a questo mondo(magari facendo qualcosa di utile, di giusto), spinti unicamente dal desiderio di "sopravvivere", è 1 forma come 1 altra di egocentrismo, in fondo. Anche se, sull'argomento, non tirerei neppure in ballo egocentrismo/filantropia.
Oh, beh...a me l'estate non manca affatto, adoro l'inverno! Però la canzone me la vado, comunque, a sentire.
Ma si, infatti... :)
RispondiEliminaComunque, se mi infilo i pennarelli colorati su per il naso posso raggiungere comunque buoni livelli di alterazione mentale.
potremmo aprire un blog collettivo dal titolo "matite nel cervello" con tanto di avatar Omer Simpson
RispondiEliminaAhahah...e, un giorno, qualcuno ci toglierà le matite dal cervello e scopriremo di essere intelligentissimi...
RispondiEliminaAnch'io avevo pensato ad Omer Simpson!
L'uomo senza sonno è un ottimo film.
RispondiEliminaLinkare i King Crimson, poi, non ho parole.
Basterebbe ciò per aver scritto un gran post.
Invece tu, ci hai aggiunto anche delle belle parole.
si ma poi quel qualcuno si guardera' intorno e decidera' di rificcarsele su per le narici, proprio come Omer. il mondo che viviamo non lo viviamo a caso, temo :)
RispondiEliminapure a me è capitato di andare a letto e fare quel tipo di pensieri, mi veniva un' angoscia da paura. mi alzavo e andavo senza non fare troppo rumore a svaligiare l'armadietto dei farmaci (chi non usa al giorno d'oggi le benzos)alcune volte mescolandole a qualche superalcollico.
RispondiEliminacomunque ritornando al discorso del 2011 anno in rosa io ho scoperto le vivian girls che poi sull'altro mio blog gli ho fatto un post. dopo non so se sia il tuo genere.
Saluti e sogni d'oro :)
Aoh è Homer, no Omer. Caspita, mi cascate male sulle basi della cultura occidentale del '900 (perché ricordiamolo, i Simpson sono stati una rivoluzione culturale). Adieu.
RispondiElimina@ Josef: Oh, ma grazie! Faccio quel che posso...ahahah...
RispondiElimina@ alpexex: Credo tu abbia ragione!
RispondiEliminaVivere con un pennarello/matita nel cervello rende tutto più accettabile!
@ Fred: Si, costruirsi un sonno o una quiete artificiale con le benzodiazepine è cosa abbastanza diffusa al giorno d'oggi.
RispondiEliminaOra, vengo sul tuo blog a dare un'occhiata! :)
@ Stefeno: Buongiorno! Ahahah...io e alpexex preferiamo chiamarlo Omer, ok?
RispondiEliminaInutile dire che io ho riflettuto mille volte sulla stesso concetto e che anche mi ha lasciata insonne in non poche occasioni. Ma che segno sei mica pesci? No ,perché dicono che abbiamo 'sta mania di dover lasciare una traccia...
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